Un mese che cambia la storia



Un mese che nessuno potrà dimenticare. Stiamo parlando del mese che va dal 1 Aprile al primo Maggio 2006, un mese che ha cambiato la storia dello Spezia ma soprattutto ha messo in moto un fenomeno che ha coinvolto la città unendola in modo stretto alla propria squadra.
Tutto ha inizio con l’avvicinarsi della gara dell’anno, per qualcuno addirittura del secolo: Spezia-Genoa. I rossoblu primi in classifica, lo Spezia secondo con gli aquilotti che vincendo possono riaprire clamorosamente il campionato. Lo stadio Picco è già esaurito da settimane, tutti i biglietti sono stati venduti, eppure qualcosa non va… Succede che a pochi giorni dalla partita la Prefettura, temendo un largo afflusso di tifosi genoani, decide che domenica 2 Aprile non si può giocare per problemi di ordine pubblico. La gara viene spostata a mercoledì 5 Aprile a Modena: un colpo durissimo per la tifoseria spezzina, un danno per la società Spezia Calcio ma soprattutto una grande umiliazione per la nostra città. E’ a questo punto, però, che scatta la molla decisiva. La Spezia città scende in campo al fianco dello Spezia squadra. Sabato 1 Aprile i tifosi attuano una civile ma ferma protesta, prima bloccando il traffico per le vie della città e successivamente dirigendosi in stazione dove impediscono per un’ora il passaggio dei treni. Il “caso Spezia” è trattato da tutti gli organi d’informazione anche nazionali, mentre domenica 2 Aprile, il giorno in cui avrebbe dovuto svolgersi Spezia-Genoa, i tifosi spezzini si ritrovano dietro la Curva Ferrovia sfilando poi silenziosamente per le vie della città e alla sera danno vita ad una fiaccolata a cui partecipano 2000 persone. Il motto di quei giorni è: “Guarda cosa di fa per la nostra città”. Nel frattempo lo Spezia Calcio e le istituzioni cittadine si adoperano per fare in modo che la partita possa giocarsi al Picco e martedì 4 Aprile giunge la notizia tanto attesa: Spezia-Genoa si gioca a Spezia giovedì 6 Aprile alle 15, una grande vittoria per la città di Spezia che non si è piegata ad un evidente sopruso e, con civiltà, ha lottato per ottenere il rispetto delle regole.
Così si arriva al giorno della partita in uno stadio gremito in ogni ordine di posti, nonostante il giorno lavorativo. La spinta del Picco è travolgente e dopo solo 1 minuto di gioco Max Guidetti porta lo Spezia in vantaggio: il boato proveniente dall’impianto di Viale Fieschi è sentito in tutta la città… Alla fine lo Spezia vince per 2-0 (doppietta di Guidetti) e per gli aquilotti, legati indissolubilmente ai propri tifosi, inizia il volo verso la leggenda. Arrivano le vittorie contro Pizzighettone e in trasferta con la Fermana; ora lo Spezia è davanti al Genoa e dopo il successo contro la Pro Sesto (col Grifone sconfitto a San Benedetto) il vantaggio sale a 4 punti con due partite da giocare.
Lunedì 1 Maggio è un giorno indimenticabile: lo Spezia gioca a Padova la partita che può segnarne il ritorno in Serie B dopo 55 anni, un evento atteso da diverse generazioni di spezzini. Ancora una volta la città si muove: 5.000 spezzini raggiungono lo stadio “Euganeo” di Padova con ogni mezzo. C’è chi arriva da Roma, chi addirittura da New York dove lavora: “Guarda cosa si fa per la nostra città”, cantano i tifosi aquilotti in uno spicchio di Veneto dove per un giorno pulsa forte il cuore spezzino. I bianchi in campo fanno 0-0 ma la notizia della contemporanea sconfitta del Genoa col Cittadella fa esplodere la gioia: lo Spezia è in Serie B. Sono in molti a piangere di gioia per un’emozione unica mentre circa 2.000 spezzini invadono il campo a fine partita portando in trionfo i protagonisti di questa impresa. Ma questo è solo l’inizio perché intanto a Spezia migliaia di persone scendono in piazza per festeggiare. Alla sera tutti si spostano al Picco in attesa del ritorno della squadra da Padova: quando i giocatori entrano nello stadio a mezzanotte, ci sono 12.000 persone ad attenderli in un mare di sciarpe e bandiere, uno spettacolo mozzafiato. Inizia così una settimana di festeggiamenti che culmina il 7 Maggio in occasione dell’ultima partita casalinga col Ravenna. Quel giorno la squadra parte a mezzogiorno da Lerici in battello. Giunta al Molo sale sul trenino turistico che la porta fino dentro il Picco, già gremito, proprio sotto la Curva Ferrovia. Al termine del match giocatori e dirigenti salgono su di un pullman scoperto con il quale sfilano per le vie del centro “scortati” da due ali di folla fino in Piazza Europa dove, un numero impressionante di persone è ad attenderli per festeggiare. Sono circa 20.000 le persone che prendono parte a questa incredibile festa. Guarda cosa si fa per la nostra città…